SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
di William Shakespeare

progetto e regia Isabella Caserta

Nelle sere attorno al solstizio d’estate, un allestimento in site specific pone il pubblico all’interno della messinscena a contatto diretto con la natura. Mito, fiaba e quotidianità si intersecano nel testo con suggestioni che vanno da fonti classiche al patrimonio folkloristico inglese (fate e folletti). Tre storie sono collegate tra loro dalle celebrazioni del matrimonio tra Teseo duca di Atene e Ippolita regina delle Amazzoni. Per festeggiare le nozze alcuni artigiani ateniesi decidono di rappresentare “Piramo e Tisbe” in onore degli sposi. Le prove si svolgono in un bosco, dove si trovano anche gli amanti Lisandro ed Ermia, che stanno fuggendo perché il padre di lei vorrebbe darle come marito Demetrio. Demetrio li insegue, inseguito a sua volta da Elena che lo ama. Oberon il re delle fate e Puck il folletto si divertono alle spalle dei quattro giovani, degli artigiani e di Titania regina delle fate (con cui Oberon è in lite), scatenando tra loro trasformazioni fisiche e passioni improvvise grazie a opportuni incantesimi. Un re e una regina litigiosi litigiosi, folletti dispettosi e creature magiche sono gli elementi per una commedia divertente, ma anche poetica: un salto nel fantastico e nelle immagini della mente umana. In un bosco popolato di presenze soprannaturali, la magia di un fiore crea e poi risolve, nel corso di una notte estiva, situazioni di totale anarchia dei sensi.  Le vicende dei personaggi si incrociano tra litigi amorosi, metamorfosi e magia, creando una fiaba ricca di gioco e poesia.

 

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